venerdì 11 gennaio 2008
i conigli di Fibonacci non hanno tempo per la tv
giovedì 10 gennaio 2008
QQ divertimenti
spessore 2 ascolpenna :rosso cominciaxy -300 368 ripeti 7 [cominciax -250 ripeti 7 [ripeti 24 [a 45 i 45 d 15] saltax 100] saltay -100]
spessore 2 ascolpenna :giallo cominciaxy -300 328 ripeti 7 [cominciax -275 ripeti 7 [ripeti 24 [a 45 i 45 d 15] saltax 100] saltay -100]
O ancora...
ps sfondoblu6 cominciaxy -150 -150 ripeti 50 [d 20 a 100 d 20 a 100 d 20 a 100 d 50]
ascolpenna :rosso cominciaxy -87 -135 ripeti 50 [d 20 a 65 d 20 a 65 d 20 a 65 d 50]
ascolpenna :rosa cominciaxy -23 -117 ripeti 50 [d 20 a 30 d 20 a 30 d 20 a 30 d 50]
mercoledì 9 gennaio 2008
QQ Alonzo
Sono partita con cose più semplici... come fare un cerchio, un blocco colorato, una linea, delle scritte. Ma subito mi è venuta voglia di unire questi elementi per dar vita a qualcosa di originale. Ecco che in una vecchia lezione d'aula o creato questo indovinello...
Adesso, alla fine di questo corso siamo arrivate ad avere un'intera storia, fatta di tante immagini, tanti comandi, tanti colori e tante fatiche (non vanno scordate neanche quelle). Però siamo (credo di parlare per tutte le componenti del mio gruppo) soddsfatte della nostra creazione.
...questo è l'inizio della nostra storia... ma non finisce di certo qui... ci sono un sacco di altre immagini "in movimento" e tante sorprese...
martedì 8 gennaio 2008
Sommare i Numeri da 1 a 100
Che ora spiegherò per i meno pratici (me compresa). Quel simbolo mostruoso e spaventoso all'inizio indica la sommatoria dei numeri compresi tra n e 1 (nel nostro caso n equivale a 100). Quindi la somma di tutti i numeri da 1 a 100 è uguale a:
100(100+1):2... proviamo... 100 x 101 : 2 = 10100 : 2 = 5050... il risultato è giusto!
E ovviamente la formula vale per tutti i numeri... facciamo un esempio facile... i numeri da 1 a 3. La somma di tutti i numeri da 1 a 3 (quindi la nostra n ora diventa il 3) è uguale a:
3(3+1):2... proviamo ancora...3 x 4 : 2 = 12 : 2 = 6. Qui la verifica è più semplice. 1+2+3=6! Esatto La somma dei numeri da 1 a 3 è sei come nella formula...
Forte!
lunedì 7 gennaio 2008
la Fattoria delle Quattro Operazioni
La prima parte del libro è dedicata agli insenanti. Spiega le finalità e alcune modalità per svolgere gli esercizi.
La seconda parte è quella narrativa. C'è la storia, accompagnata da grandi illustrazioni, di nonna Dina e degli inconvenienti che accadono nella sua fattoria: un coniglio che ruba le carote al suo vecchio cane; i suoi nipotini che combinano guai, le galline che fanno le uova...
L'ultima parte è composta da schede di esercizi e tesserine da ritagliare per fare dei giochi con i numeri, da soli o in grupetti.
venerdì 4 gennaio 2008
lavori in corso
La nostra storia ci dà un sacco di soddisfazioni, anche se ha richiesto un po' di impegno e molta pazienza... ma il nostro toponzo Alonzo è un personggio proprio simpatico!
Queste sotto sono le foto dei fiammiferi e delle schedine per il punto T08, sull'analisi delle procedure per la risoluzione di problemi.
giovedì 27 dicembre 2007
la Scienza dei Simpson
Nell' ultra-concettuale "Homer3", uno dei sub-plot dell'episodio "La paura fa novanta VI",3 si narra il passaggio di Homer dal mondo bidimensionale dei cartoni animati a uno spazio cartesiano virtuale in 3D. A un certo punto si intravedono, per pochi istanti, in semitrasparenza e senza alcun commento, queste formule: 1 + 1 = 2 (e fin qui...), p = NP (questa è già più complessa, in quanto si riferisce a una classe di problemi dell'algebra computazionale) e infine, tra tante altre:
1782^12 + 1841^12 =1922^12
Dura appena qualche fotogramma. Anche perché la concentrazione degli spettatori è subito travolta dalla perfida battuta di Selma, la quale, allo smarrimento nell'universo 3D di Homer, intento a chiedersi cosa sia quello strano luogo nel quale non ha mai messo piede, replica caustica: «La doccia?».
Eppure l'ultima uguaglianza citata meriterebbe un'attenzione assai maggiore: se fosse vera, sarebbe la dimostrazione, niente meno, che il leggendario ultimo teorema di Fermat, secondo il quale non esistono soluzioni intere positive per l'equazione an + bn = cn per valori di n maggiori di 2, è falso. Ma come è capitata lì? Un caso, una coincidenza? Parrebbe proprio di no. Per almeno due motivi.
Anzitutto, la dimostrazione dell'ultimo teorema di Fermat, dopo aver impegnato generazioni di matematici per oltre tre secoli, era stata finalmente annunciata, con grande risalto mediatico, appena pochi mesi prima della messa in onda di questo episodio. Ma la cosa più strabiliante è che, provando a verificare la terza uguaglianza che compare nel cartone con una calcolatrice, si trova che è giusta! Com' è possibile, visto che il teorema di Fermat è stato dimostrato? I casi sono due: o i migliori matematici del mondo, Fermat compreso, hanno torto, oppure l'uguaglianza di I Simpson è sbagliata. In realtà, l'errore sta nella nostra calcolatrice: basta usarne una con un display a più di dieci cifre significative, e ci si accorge subito che l'uguaglianza incontrata da Homer non torna: è solo l'arrotondamento a farIa apparire vera.
In ogni caso, a questo punto l'improbabile ipotesi che quell'uguaglianza sia comparsa lì per pura coincidenza è decisamente da scartare. Infatti, dietro a quella manciata di fotogrammi, c'è lo zampino dello sceneggiatore David Cohen, laurea in fisica a Harvard e master in informatica teorica a Berkeley. Proprio in vista di quest' episodio, Cohen si è scritto un software fatto apposta per trovare le quasi soluzioni del teorema di Fermat.
Ma la storia non finisce qui: c'è di meglio. O di peggio, se preferite. Alcuni fan della serie (e della matematica) hanno fatto notare agli autori di aver capito al volo che l'uguaglianza doveva essere un falso, visto che il primo membro è dispari mentre il secondo membro è pari. Ma gli autori, appena ne h~no avuta l'occasione, si sono presi la rivincita. In "L'inventore di Springfield",6 Homer, con tanto di occhiali, è intento a tracciare alla lavagna quest' altra uguaglianza:
3987^12 + 4365^12 = 4472^12
Il trucco è sempre lo stesso, ma questa volta per svelarlo occorrerà per forza una buona calcolatrice, visto che qui i due membri dell'uguaglianza sono entrambi pari.
Ciò che questa rincorsa alle quasi soluzioni mette in luce, però, è ben altro. Anzitutto, che ci sono sia fra gli sceneggiatori sia fra gli spettatori di I Simpson persone con un background scientifico di tutto rispetto, e su questo ritorneremo. Ma anche che I Simpson è un cartone animato sufficientemente complesso da essere fruibile a più livelli: non c'è alcuna necessità di cogliere la pertinenza del riferimento alla topolo gia iperbolica messo in bocca al professor Frink in "Homer3" per gustarsi l'avventura dello stesso Homer, risucchiato da un buco nero nell' universo a tre dimensioni. Così come non è certo richiesta la conoscenza dell'ultimo teorema di Fermat per apprezzare un episodio divertente come "L'inventore di Springfield". Tuttavia, per chi lo conosce e ha l'occhio abbastanza rapido da cogliere quel che appare alla lavagna, il godimento è elevato alla dodicesima potenza, proprio come i termini dell' uguaglianza. [...]
domenica 23 dicembre 2007
John Forbes Nash jr.
Una scena interessante nel film si svolge al bar, John Nash è insieme ai suoi compagni di college. [la potete vedere tra i video che ho messo nella colonna a fianco, in inglese però]
C: Record the lesson of Adam Smith, the father of modern economic: "In competition individual ambition serves the common good".
Every man for himself gentlemen!
N: Adam Smith needs a revision
C: What are you talking about?
N: If we all go for the blond we block each other, not a single one of us is gonna get her. So then we all go for her friends, but they all will give us cold shoulders because no one likes to be second choice. But what if none goes for the blond? We don’t get in each other’s way and we don’t insult the Girls. This is the only way we win.
That’s the only way we all get laid.
Adam smiths said “best result comes from every one in the group doing the best for himself”…incomplete!
Because the best result will come from everyone in the group doing the best for himself and the group.
Governing dynamics… Adam Smith… was wrong!
lunedì 17 dicembre 2007
la mia famiglia 2
spero sia leggibile... altrimenti potete guardarla più grande qui
il Genio della porta accanto
Claudio, studente al 2° anno di Scienze Statistiche ed Economiche
Perché mi sembrava il più interessante, anzi l’unico che mi interessasse davvero. Sono andato alla presentazione di altre facoltà, ma solo questa mi ha colpito. Ho scoperto che tutte le cose che si studiavano nella statistica mi interessavano molto, all’inizio solo a livello di sondaggi, utilizzare le informazioni prese direttamente dalla gente, ed ero anche molto interessato ad i possibili utilizzi di queste informazioni per i differenti ambiti. Durante l’open day di scienze statistiche ho scoperto molte altri metodi in cui si potevano ottenere le informazioni ed ero interessato a studiare come si potessero utilizzare questi dati nella maniera più efficace.
Qual è stato il tuo rapporto con la matematica nel periodo dell’infanzia? Era positivo o negativo?
Positivo. Adesso quello che ricordo dell’infanzia come rapporto con la matematica era prettamente il contare i soldi e fare piccole operazioni già prima di andare alle elementari. Mi avevano insegnato a fare dei conti sulle dita; .sapevo che le mie dita erano 10 e sapevo fare somme e differenze nell’intervallo 0-10. Se mi chiedevano di fare ad esempio 5+3 prendevo una mano e mettevo 5 dita, prendevo altre 3 dita dall’altra e contavo… nelle differenze mettevo la cifra più grande e poi tornavo indietro. Me l’avevano insegnato i miei genitori ed era gratificante quando riuscivo a fare i conti giusti e loro mi dicevano “bravo”.
Alle elementari andavo abbastanza bene in matematica, non ho trovato problemi, anzi mi annoiavo quando diventava troppo ripetitiva, quando per esempio come compito ti ritrovavi a fare 20 operazioni una dopo l’altra.
Hai incontrato qualche difficoltà in questa materia?
Alle elementari andavo bene, alle medie anche perché le cose erano abbastanza intuitive e gli esercizi erano molto ripetitivi. Il problema è arrivato alle superiori quando bisognava studiarla, la matematica: bisognava imparare delle regole da usare per risolvere dei problemi che non vedevano il diretto utilizzo dell’ultima regola imparata, ma era necessario andare a recuperare nel proprio bagaglio di conoscenze la regola specifica necessaria in quel problema. Fondamentalmente bisognava studiare e non ero mai stato abituato a studiare la matematica.
Alle superiori ero negato in geometria, proprio per il fatto che richiede lo studio mi risultava la cosa più difficile.
Ogni tanto mi chiedevo perché si facessero determinate cose; ad esempio in seconda media ho chiesto alla mia professoressa a cosa servissero i polinomi. Ora capisco perché lei mi avesse dato una spiegazione che non valeva molto. Per trovare un’applicazione valida e interessante (dal mio punto di vista) dei polinomi ho dovuto aspettare fino in 5° superiore.
Il tuo rapporto è cambiato dal passato a oggi?
Parecchio. Ora è molto meglio; non che prima fosse brutto ma adesso è molto più bello. All’inizio, elementari e medie per esempio, era una materia che non mi dava problemi anzi ogni tanto era addirittura noiosa. Ora addirittura ne sono affascinato. Arrivato a questo livello di studi dove riesco a vedere il prodotto ultimo di tutti i miei sforzi di conti noiosi, e dove inoltre riesco a studiare delle applicazioni molto interessanti della matematica nella statistica e nell’economia… a questo punto sì che ne sono affascinato!
Pensi che l’abilità matematica sia dovuta ad una predisposizione personale o all’influsso dell’ambiente esterno (insegnanti, famiglia…)?
Un po’ di tutt’e due, nel senso che spesso il buon matematico (o comunque chi deve utilizzare una matematica non elementare, che va oltre l’utilizzo diretto delle regole) ha bisogno di trovare delle intuizioni per poi riuscire a risalire attraverso quell’intuizione per trovare qualcosa di significativo. Ad esempio: partire da casi particolari per poi ottenere un teorema generale. Quindi un buon matematico deve essere una persona abbastanza paziente e riflessiva per poter fare questo lavoro. Certo che prima devi impararla (per non scoprire cose già scoperte da altri). E per impararla bene, io ho visto che se un prof. è motivato ed entusiasta riesce a motivarti su quella materia, sennò è più difficile, o sei già entusiasta tu, o non lo diventerai mai. Sarebbe utile avere un prof. che ti fa vedere della applicazioni, che esca un attimo dal programma per farti conoscere qualcos’altro di più grande, interessante e bello… che c’è qualcosa di meglio delle tabelline.
Ti capita di utilizzare la matematica che stai studiando per scopi pratici, all’esterno dell’università?
Mi capita nei miei passatempi. Ad esempio, dato che mi piacciono diversi giochi di ruolo1 mi trovo spesso a fare considerazioni circa il sistema di gioco di regole. Ed usare il calcolo combinatorio e la statistica per vedere quale sia il sistema migliore, cercare delle pecche del sistema e cose di questo genere, per magari cambiare qualche regola che a mio avviso squilibra il gioco.
Inoltre, da quando ho superato l’esame in laboratorio informatico, mi sono divertito a creare qualche piccolo programma che mi servisse in questo lavoro (per aiutarmi nei numerosi lanci di dadi che servono nel gioco Vampiri, ad esempio).
Per finire uso un po’ delle conoscenze di microeconomia nei mie acquisti.
Visto che questa materia è diventata una delle ragioni della tua vita, cosa ti aspetti dal futuro? Quali sarebbero le tue aspirazioni?
La mia aspirazione sarebbe diventare prof di mate in un liceo, nel triennio, perché la materia mi affascina e mi piacerebbe riuscire ad affascinare gli studenti con tutti i mezzi che ho acquisito nel mio percorso. Dato che la grossa pecca che ho riscontrato nei miei prof è stato, primo, il poco entusiasmo e secondo, l’aver presentato la matematica come una materia astratta e fine a sé stessa. Il mio sogno sarebbe di riuscire a fare intravedere la vastità delle applicazioni e quindi affascinare gli studenti.
Ma a me (Laura) a che serve lo studio di funzioni? A uno che sceglie di non studiare più matematica servirà a qualcosa?
Non servirà sapere tutte le formule, però queste idee ti formano una maniera di pensare, che è la maniera logica e la logica la utilizzi tutti i giorni. Permette di imparare a porsi davanti ad un problema in maniera rigorosa, considerando tutti i dati che si hanno, per poi ottenere una soluzione; questo è quello che fai quando vai a risolvere un problema matematico. I matematici sono allenati a vedere tutte le sfaccettature del problema, analizzandole al meglio, anche se non si utilizzano le funzioni.
In rapporto alla materia, la tua personalità c’entra in qualche modo? Se sì, come?
Sì, c’entra. Forse il mio carattere è stato influenzato dalla matematica, perché adesso cerco di essere più rigoroso più riflessivo. Quindi posso dire che nel momento in cui ho appreso questi strumenti cerco di utilizzarli nei problemi di tutti i giorni, mi sembra di essere più riflessivo.
Hai già trovato qualche punto di riferimento nel mondo della matematica?
Il mio professore del corso di Matematica 1, il professor Travaglini. Lui sicuramente perché, dal momento che sogno di diventare insegnante, è un ottimo esempio come figura di docente, perché è molto disponibile e apprezzo il suo modo di cercare di essere il più chiaro possibile e di fare numerosi esempi che potrebbe aiutare a capire, anche a costo di fermare al lezione.
Dei grandi matematici apprezzo la genialità delle teorie, ma non conosco le persone, quindi non posso “affezionarmi”.
Pensi che sia vero che i matematici sono spesso pazzi?
Non saprei… beh... tizio ha lanciato 30.000 volte una monetina2, ma ora gli dobbiamo dire grazie se possiamo fare statistica medica, se sappiamo o no quanto è affidabile il test per l’aids.
2 Pearson ha visto che, più volte lanciavi una monetina, più le probabilità che venissero testa o croce si avvicinavano ad ½ … più o meno in questo modo sono nati i primi studi sulla probabilità.
sabato 8 dicembre 2007
noi e i numeri... da un giornale
giovedì 6 dicembre 2007
contare in base 3
Non è molto difficile, solo diverso... vedrò di spiegare un po' a moo mio...
La nostra numerazione di tutti i giorni è in base 10: si va dallo 0 al 9 per poi arrivare ad un numero composto 1+0... Nella numerazione in base 3 non si arriva fino al 9, ma solo al 2... dopo il 2 diciamo che c'è direttamente il 10... immaginando 1, 2 e "3" come tre punti che rappresentano i vertici di un triangolo...
Quindi un "triangolino" rappresenta il 10. Se gli affianco un altro triangolo verrà fuori...10+10= 20... e poi? Non c'è il 30, ma il 100 (seguendo la regola già detta...il 3 è bandito!). Si rappresenterà così... i due triangolini vicini e un altro in alto tra gli altri... in modo che si formi un triangolo più grosso con i tre triangolini che formano i tre vertici.
Con 9 puntini (ovvero il 9 nella numerazione classica) si otterrà un 100 nella numerazione in base 3. E si può continuare all'infinito... possiamo affiancare al nostro triangolo/100 un altro uguale formando un 200 e poi... non facciamo il 300, bensì il 1.000, mettendo un altro triangolo sulla cima...
Un 9x3= 27 equivale perciò ad un 1.000, in base 3... e via così 1.000, 2.000, 10.000, 20.000, 100.000, 200.000, 1.000.000, 2.000.000, 10.000.000, ecc.
Proseguendo con questo metodo si può fare l'equivalenza tra i vari numeri delle numerazioni...
il 15 (b10) equivale a 120 (b3)
il 28 (b10) = 1.001 (b3) --> [27 è 1.000 più 1]
il 36 (b10) = 1.100 (b3) -->[27=1.000 + altri 9=100 -->1.100]
La rappresentazione grafica aiuta senz'altro... spero di essere stata abbastanza chiara... buon lavoro anche a voi!
martedì 27 novembre 2007
scoprendo QQstorie
COMINCIAXY -300 -129NEROINDIETRO 40COMINCIAXY -200 -129NEROINDIETRO 40COMINCIAXY -100 -129NEROINDIETRO 40COMINCIAXY 0 -129NEROINDIETRO 40COMINCIAXY 100 -129NEROINDIETRO 40
BLUCOMINCIAXY -300 -100RIPETI 5 [CERCHIO 30 SALTAX 100]COMINCIAXY -300 -100RIPETI 5 [CERCHIO GIALLO 20 SALTAX 100]COMINCIAXY -300 -100RIPETI 5 [CERCHIO ROSSO 10 SALTAX 100]
COMINCIAXY -300 -10NEROINDIETRO 40COMINCIAXY -200 -10NEROINDIETRO 40COMINCIAXY -100 -10NEROINDIETRO 40COMINCIAXY 0 -10NEROINDIETRO 40COMINCIAXY 100 -10NEROINDIETRO 40
ROSSOCOMINCIAXY -300 -220RIPETI 5 [CERCHIO 30 SALTAX 100]COMINCIAXY -300 -220RIPETI 5 [CERCHIO AZZURRO2 20 SALTAX 100]COMINCIAXY -300 -220RIPETI 5 [CERCHIO BLU2 10 SALTAX 100]
COMINCIAXY -300 -250NEROINDIETRO 40COMINCIAXY -200 -250NEROINDIETRO 40COMINCIAXY -100 -250NEROINDIETRO 40COMINCIAXY 0 -250NEROINDIETRO 40COMINCIAXY 100 -250NEROINDIETRO 40
Di certo il divertimento nella creazione di indovonelli matematici era accompagnato da un po' di stanchezza dovuta al dover ragionare un sacco su ciò che scrivevo e sul dover correggere un po' di imprecisioni che mi lasciavo dietro (e che non perdonano). Ma sicuramente ne valeva la pena perchè il risultato ottenuto è decisamente simpatico .
Una volta capito il meccanismo e imparato il linguaggio è tutto più semplice. Sono sicura che con un po' di esercitazione potrò migliorare ancora... non mi resta che darmi da fare!!!
schema
domenica 11 novembre 2007
numeri ogni giorno
quando siamo in coda alla posta, quando puntiamo la sveglia, quando stiamo attenti di prendere l'autobus giusto, quando misuriamo il nostro peso e la nostra altezza, quando compriamo delle scarpe nuove, quando controlliamo i nostri minuti di ritardo, quando scegliamo il periodo di vacanza, quando valutiamo gli sconti al supermercato, quando ri-arrediamo casa, quando verifichiamo i soldi del resto, quando leggiamo un libro, quando contiamo i giorni che mancano al nostro compleanno, quando giochiamo una partita, quando festeggiamo ricorrenze e anniversari per ricordare il tempo passato insieme... i numeri ruotano sempre intorno a noi!
il numero di oggi è
1.000
lunedì 22 ottobre 2007
giocare con la Numerazione Giapponese
0 零/〇
6 六
8 八
9 九
10 十
100 百
1000 千
lunedì 15 ottobre 2007
laura, scuola e matematica
Da bambina non me la cavavo male in questa materia, soprattutto nella logica, più che nei calcoli in sè, quelli richiedevano uno sforzo un po' maggiore, ma forse più per pigrizia che per altro.
Le tabelline, però, erano qualcosa di davvero impegnativo... mi ricordo di aver imparato 4x8 a forza di "non mi ricordo"... devo aver sfiancato mio papà... ma alla fine, dopo un sacco di errori non riesco più a dimenticarmi l'allora maledetto 32.
A parte questo riuscivo a risolvere problemi e calcoli senza grosse difficoltà.
Anche alle scuole medie ottenevo sempre il mio Distinto abbondante in pagella.
E' stato alle scuole superiori che è cambiato tutto... il liceo scientifico mi ha fatto fuggire dalla matematica... solitamente arrivavo ad un 6 tirato a fine anno, ma le verifiche mi avvilivano non poco... magari capivo le regole, ma l'applicazione negli esercizi nei compiti in classe non mi veniva per niente naturale...
Ed ora eccoci qui... scappata dalle facoltà scientifiche, ma comunque di fronte ad un corso di matematica. Un corso che, senza dubbio, mi riserverà strane sorprese...